Recupero abitativo sottotetti

La scelta di andare ad abitare in una mansarda è espressione di libertà e informalità ma è opportuno sapere bene tutti i vantaggi e gli svantaggi che questo tipo di soluzione abitativa presenta.

La mansarda, essendo un appartamento posto direttamente sotto il tetto dell’edificio, risulta solitamente molto luminosa, data l’aggiunta di lucernari obliqui, inoltre è visivamente scenografica, per la presenza di travi a vista, e di solito è anche silenziosa, poiché lontana dai rumori della strada.
Dal punto di vista economico decidere di comprare o affittare una mansarda è ancora conveniente, nonostante la crisi del mercato immobiliare: è possibile comprare un sottotetto a un prezzo vantaggioso anche se occorre tenere conto delle spese di ristrutturazione abbastanza elevate. Il costo di una mansarda è inferiore a quello di un normale appartamento sia perché spesso i sottotetti non sono serviti da un ascensore oppure perché sono privi di terrazzi o di sufficienti finestre per cui bisogna intervenire con dei lavori di ristrutturazione in maniera significativa.

Un altro aspetto da tenere presente riguarda il clima naturale della mansarda: freddo pungente d’inverno e caldo torrido d’estate saranno una spiacevole consuetudine a meno che non si installi un nuovo sistema di riscaldamento e di aria condizionata.

Arredare una mansarda non è sempre facile: la sua particolarità, cioè le piccole dimensioni, rappresenta anche un limite e impone di cercare arredi su misura cercando di sfruttare al massimo lo spazio a disposizione.

 

Nonostante la superficie effettivamente calpestabile sia ridotta a causa del soffitto discendente, la mansarda risulta essere comunque una tipologia abitativa molto ambita.

Abitare il sottotetto non significa più solo soddisfare una soluzione economica ma rappresenta anche una nuova esigenza culturale: la mansarda è infatti legata alla ricerca di uno spazio accogliente, raccolto e intimo.
Il sottotetto “alla Mansart”, dal nome dell’architetto francese che a metà del Seicento inventò questo modo di sfruttare al massimo lo spazio al di sotto del tetto, è caratterizzato da una forte pendenza della falda del tetto, inclinata quel tanto che basta per consentire un’altezza abitabile.

Mansarde e sottotetti sono nati come conseguenza della costruzione di tetti spioventi negli edifici del nord e centro Europa per consentire ad acqua e ghiaccio, dovuti a piogge a nevicate abbondati tipiche dei paesi di queste zone, di scorrere via molto più facilmente.

 

Questi spazi vennero per lo più adibiti a solai per conservare le scorte alimentari, ma a Parigi incominciarono ad esser abitati da bohémien, artisti ed intellettuali: le mansarde, in breve, divennero espressione di un modo anticonformista di vivere.

 

I sottotetti venivano affittati a poco prezzo perché privi delle giuste condizioni igienico-sanitarie e del giusto rapporto aria-luce, nonché per la difficoltà per raggiungerli giacché gli ascensori non esistevano e bisognava fare molte rampe di scale.

In Italia, a differenza di Francia, Austria e Belgio, questa soluzione abitativa non ebbe molto successo: fino a pochi decenni fa le mansarde venivano ancora prevalentemente usate come solai, zona lavanderia o alloggi per la servitù ma ben presto, grazie alle nuove soluzioni architettoniche e tecnologiche offerte, le mansarde sono divenute il prolungamento abitativo degli appartamenti sottostanti per creare zone studio e relax o per riservarle agli ospiti.

 

Lo studio è l’ambiente della casa dedicata all’attività professionale oltre che allo svago intellettuale come l’ascolto di musica o la lettura di libri: secondo l’arte del Feng Shui dovrebbe essere uno spazio ampio, luminoso, possibilmente separato dalle altre stanze della casa e orientato a nord-est.

Il tipo di arredo deve essere semplice ed essenziale in modo da garantire ordine e armonia, componenti fondamentali per lavorare in totale tranquillità: è consigliabile evitare sovrapposizioni di stili di versi e scegliere mobili proporzionati tra loro, cioè ad esempio è bene evitare di accostare una scrivania immensa con una sedia piccola o viceversa.

Sarebbe preferibile anche evitare decorazioni inutili e superflue come stucchi eccessivi, tende pesanti, mobilio elaborato e una biblioteca troppo incombente perché ostacolerebbero il fluire dell’energia Ch’i rendendo difficoltosa la concentrazione.

 

E’ fondamentale dotare lo studio di una buona illuminazione per facilitare la lettura quindi, oltre all’utilizzo di faretti per creare un’illuminazione diffusa, non andrebbe mai dimenticata una lampada da scrivania

 

Per le pareti è consigliabile scegliere colori tenui che favoriscano la concentrazione e siano distensivi: i cinesi tendono però ad usare molto il rosso nello studio perché associano questo colore alla fama e alla fortuna.

L’elemento fondamentale di uno studio è la scrivania con la relativa poltrona, accogliente e dallo schienale alto nonché confortevole: la forma ideale della scrivania è quella rettangolare a indicare concretezza e stabilità e la posizione perfetta è quella al riparo dalla corrente entrante da porta e finestra in modo tale che chi è seduto, con le spalle al muro, può vedere chi entra nella stanza.

In uno studio ideale la finestra dovrebbe trovarsi sul lato sinistro, offrire una vista piacevole e consentire una buone areazione del locale: se così non fosse, si può intervenire appendendo alla parete uno specchio in grado di riflettere la vista di un’altra finestra.

 

Come sfruttare al meglio la luce naturale in mansarda

 

La quantità di luce naturale che penetra in mansarda attraverso un’apertura obliqua o zenitale, come i lucernari e gli abbaini, è maggiore rispetto a quella che penetra attraverso una finestra tradizionale ecco perché le mansarde, se opportunamente provviste di aperture, sono ambienti tendenzialmente luminosi. Quando invece la luce naturale non è sufficiente occorre posizionare sapientemente la luce artificiale in diversi punti.

La luce del sole acquista una particolare morbidezza e intensità quando entra in contatto con piani inclinati quindi la mansarda, grazie alla presenza dei vari elementi strutturali del sottotetto, si presta ad essere il luogo più indicato per valorizzare la luce naturale, a maggior ragione se poi è arredata con colori chiari.

A parità di superficie finestrata, la mansarda apparirà più luminosa di un normale appartamento sottostante proprio perché il piano più alto di un edificio riceve una maggiore illuminazione rispetto ai piani inferiori.


La quantità di luce dipende poi molto dalla conformazione della falda: maggiori sono le zone emergenti e rientranti e maggiori saranno i contrasti di luce e ombra all’interno della mansarda.

 

Ovviamente, per sopperire ad una mancanza di illuminazione naturale vi sono numerose soluzioni di tipo artificiale che però devono attenersi ai vincoli imposti dalla pendenza e dalla natura del tetto.
E’ quasi sempre difficile installare in una mansarda i classici punti luce a soffitto per via della mancanza di altezze considerevoli, piuttosto si tende ad optare per un'illuminazione indiretta ottenuta posizionando una serie di lampade a terra che, con fari potenti, irraggiano il soffitto e distribuiscono la luce in maniera omogenea in tutto il locale. La soluzione dell’illuminazione indiretta è possibile se la tinteggiatura del soffitto è chiara e non vi sono travi sporgenti che creano imponenti coni d’ombra.


  Come sfruttare al meglio la pendenza del tetto di una mansarda

 

Nella mansarda è la forma del tetto a indicare il modo più opportuno di usare lo spazio: la struttura e l’orditura delle travi, nonché la pendenza stessa del tetto, sono fattori che condizionano la superficie abitabile per cui sprecare spazio è un lusso che non ci si può permettere.

I corridoi e i disimpegni, che devono avere l’altezza necessaria per il passaggio delle persone, rendono difficile una disposizione razionale ed economica delle stanze per cui conviene eliminarli in modo da optare per una soluzione più tipica, caratterizzata da una zona giorno ampia, luminosa e indivisa da cui accedere a camere da letto, cucina e bagno.
Le zone di servizio dovrebbero essere posizionate nella parte più bassa della mansarda e accessibili dalla parte centrale, destinata alla zona soggiorno e living: non a caso la soluzione degli open space risulta quella più funzionale e di miglior impatto visivo.

I diversi spazi si possono ricreare utilizzando mobili bassi, muretti di cartongesso e librerie a giorno senza così interrompere la continuità delle linee del tetto: grazie a queste strutture per realizzare divisori, lo spazio verrò percepito senza interruzioni e si eviteranno situazioni claustrofobiche.
Sotto la falda del tetto andranno posizionate stanze di servizio come bagni, cucine e camere da letto stando attenti alla disposizione degli arredi: ad esempio i sanitari in fondo là dove l’altezza è più ridotta, la vasca da bagno in una nicchia per creare un angolo suggestivo, la testata del letto accostata alla parete più bassa, i mobili armadio nella zona più bassa del sottotetto e via dicendo.


In conclusione la cosa più importante da tenere a mente, quando si pensa all’organizzazione delle stanze di una mansarda, è quella di pensare sempre in modo tridimensionale e abbandonare i vecchi schemi abitativi al fine di favorire nuove soluzioni.

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