Note informative sul Piano Casa in Campania
Piano casa e incremento volumetrico:
Piano casa: norme aggiornate al 2023, e calcolo del volume
In questa pagina rispondo a questi e ad altri quesiti ricorrenti sul Piano Casa.
Nei prossimi paragrafi ti introduco gli aspetti teorici del Piano casa e ti riassumo il quadro aggiornato, Regione per Regione, della normativa attualmente in vigore.
Prima però, ecco una piccola anteprima del risultato del progetto.
Che cos’è il Piano casa
A seguito della crisi che ha colpito il comparto dell’edilizia, lo Stato, in accordo con le Regioni, ha predisposto una serie di disposizioni volte ad incentivare gli investimenti dei privati per
migliorare o implementare le abitazioni esistenti con investimenti mirati a rispondere al fabbisogno abitativo e ridotti rispetto all’acquisto di una nuova casa.
Nella politica di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, vanno inquadrati i provvedimenti normativi regionali per il recupero dei sottotetti e il Piano casa.
Il Piano casa, introdotto con il D.Lgs. 112/2008 e operativo dal 1 aprile 2009, è una disposizione transitoria frutto dell’accordo tra Stato e Regioni, finalizzata a rilanciare l’attività
edilizia e ad ot-timizzare, in termini di prestazioni energetiche, di qualità architettonica e di eliminazione delle barriere architettoniche, il patrimonio edilizio esistente.
Riassumendo, l’obiettivo del legislatore è:
• incentivare il settore edilizio in crisi;
• migliorare la qualità del patrimonio edilizio esistente;
• favorire gli interventi per l’adeguamento sismico delle strutture;
• agevolare la demolizione e ricostruzione di edifici in aree a rischio;
• promuovere lo smaltimento dell’amianto.
In origine, l’accordo era per un periodo “eccezionale” di un anno e mezzo, in cui, in deroga agli stru-menti vigenti, i privati cittadini avrebbero potuto usufruire di un bonus volumetrico (fino al 20% per gli ampliamenti, e al 50% in caso di demolizione e ricostruzione) in cambio di interventi volti a mi-gliorare gli edifici esistenti.
Nell’idea primaria del Piano casa erano compresi anche gli incentivi per la ristrutturazione edilizia, che sono poi andati a convergere in altre misure, come quelle sull’efficientamento energetico, il consolidamento sismico, fino ad arrivare al bonus mobili e a incentivi per le giovani coppie.
Piano casa 2023
Ecco il quadro aggiornato, Regione per Regione, della normativa attualmente in vigore sul Piano casa.
Le proroghe
Tra le Regioni che hanno deciso di prorogare il Piano casa vi sono:
• Abruzzo fino al 31 dicembre 2023 – LR 11/01/2023, n. 5;
• Marche fino al 31 dicembre 2024 – LR 01/12/2022, n. 26;
• Molise fino al 31 dicembre 2024 – LR 23/05/2022, n. 7;
• Sicilia fino al 31 dicembre 2023 – LR 30/12/2020, n. 36;
• Sardegna fino al 31 dicembre 2023 – LR 18/01/2021, n.1.
Dove è permanente
In molte altre Regioni il Piano casa è stato reso strutturale o inglobato in leggi regionali più orga-niche sul governo del territorio e la rigenerazione urbana:
• Basilicata – LR n. 11/2018;
• Campania – LR n.5/2022;
• Calabria – LR n.25/2022;
• Friuli Venezia Giulia – LR n. 19/2009;
• Lazio – LR n. 7/2017;
• Liguria – LR n. 49/2009 e s.m.i. – testo coordinato (leggi un nostro articolo di approfon-dimento);
• Piemonte – LR n. 16/2018;
• Provincia autonoma di Bolzano – Delibera. n. 964/2014;
• Puglia – LR n. 20/2022;
• Umbria – LR n. 1/2015;
• Valle d’Aosta – LR n. 24/2009;
• Veneto – LR n. 14/2019.
Dove non è applicabile
Nelle seguenti Regioni invece il Piano casa non è in vigore:
• Emilia Romagna – in questa Regione non è stato più rinnovato da anni;
• Lombardia – in questa Regione non è stato più rinnovato da anni;
• Toscana – la LR 30/12/2020, n. 101 prevedeva la validità del piano casa fino al 31 di-cembre 2022;
• Provincia autonoma di Trento – questa Provincia autonoma non ha mai recepito il piano casa.
Piano casa: modalità di applicazione
Vediamo ora una sintesi per confrontare le previsioni normative del Piano casa della Regione Veneto e Lazio.
Piano casa Regione Veneto – LR n.14 del 8 luglio 2009 e smi
La legge regionale si articola in cinque livelli:
• ampliamento degli edifici residenziali consentito dal 20% al 30% della volumetria esistente, se si ricorre a fonti rinnovabili;
• ampliamento degli edifici non residenziali consentito dal 20% al 30% della volume-tria esistente, se si ricorre a fonti rinnovabili;
• demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali con tecniche di bioedilizia con margini di ampliamento del 40% o del 50% in caso di ricomposizione planovolumetrica con forme architettoniche
diverse;
• demolizione e ricostruzione degli edifici non residenziali con le stesse modalità previ-ste per le residenze;
• riqualificazione delle strutture turistiche, per le quali sono previsti incrementi volu-metrici del 20% a favore delle attrezzature all’aperto, come stabilimenti balneari con strutture fisse,
infrastrutture private situate nei campeggi e impianti sportivo-ricreativi anche ricadenti in aree demaniali.
Piano casa Regione Lazio – LR n.21 del 11 agosto 2009 e LR n.7 del 18 luglio 2017 e s.m.i.
La legge regionale si articola in sette livelli:
• ampliamento degli edifici residenziali consentito dal 20% al 35% della volumetria esistente;
• ampliamento degli edifici non residenziali consentito dal 20% al 25% della volume-tria esistente;
• demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali, attuabile con aumen-to del 35% e di un aggiuntivo 10% se il progetto risulta vincitore di un concorso di pro-gettazione;
• demolizione e ricostruzione degli edifici non residenziali, con margini del 35%;
• recupero degli edifici esistenti, destinando ad uso residenziale quote del 20% dei volumi accessori e pertinenziali;
• riqualificazione urbana ed ambientale con la delocalizzazione ed eventualmente l’aumento dei diritti edificatori;
• edilizia residenziale pubblica e sociale, con ampliamento e sostituzione edilizia per il reperimento degli alloggi a canone concordato.
Titoli abilitativi
Per la realizzazione dei lavori relativi al Piano casa è necessario presentare la SCIA o il permesso di costruire, in relazione al tipo di intervento da eseguire. L’efficacia del titolo
abilitativo è subordina-ta alla valutazione della sicurezza dell’intero stabile, che prima dell’intervento deve dotarsi del fascicolo del fabbricato, contenente gli esiti della valutazione di
sicurezza, il certificato di collau-do e gli aggiornamenti delle informazioni progettuali, strutturali, impiantistiche e geologiche.
Protocollo Itaca
Tra gli elaborati richiesti per l’ottenimento del titolo abilitativo che autorizzi gli interventi previsti dal Piano casa, particolare attenzione merita la redazione del Protocollo Itaca.
Il Protocollo Itaca è uno strumento di valutazione del livello di sostenibilità energetica e ambienta-le degli edifici e permette di verificare le prestazioni di un edificio in riferimento:
• ai consumi dell’edificio;
• all’efficienza energetica;
• all’impatto sull’ambiente;
• all’impatto sulla salute dell’uomo.
La finalità è quella di favorire la realizzazione di edifici sempre più innovativi, a energia zero, a ri-dotti consumi, nonché l’impiego di materiali che nella loro produzione comportino bassi
consumi energetici e nello stesso tempo garantiscano un elevato comfort.
Piano casa: un esempio pratico di ampliamento
Esaminiamo insieme un caso pratico di elaborazione di un progetto di ampliamento di un fabbri-cato residenziale, facendo riferimento alla LR n.19 del 28 dicembre 2009 della Regione Campania.
Parto dall’ipotesi che l’edificio da ampliare rispetti i seguenti requisiti previsti dalla legge regiona-le:
• è un’abitazione unifamiliare;
• ha volumetria inferiore a 1500 m³;
• non ha più di tre piani fuori terra oltre il sottotetto;
• è regolarmente autorizzato e accatastato;
• ricade nella zona residenziale di espansione del piano comunale;
• ha superficie prevalentemente ad uso abitativo.
Dal punto di vista tipologico, allo stato di fatto, l’abitazione si configura come una villetta unifami-liare isolata disposta su due livelli fuori terra.
Sezione longitudinale | Stato di fatto
L’intervento progettuale proposto rispetta le prescrizioni comunali relative alla distanza dei confini e all’altezza massima, è effettuato in conformità con la normativa sulle costruzioni in zona
sismica, impiega materiali eco-compatibili e rispetta gli indici di prestazione energetica.
Pianta piano terra | Stato di fatto
Tale premessa risulta fondamentale al fine di ottenere un parere positivo in risposta al permesso di costruire.
Calcolo del volume
Per stimare l’incremento volumetrico da realizzare, eseguo il calcolo del volume lordo esistente. Il volume lordo è la cubatura totale compresa tra la superficie esterna delle mura, il livello del
pa-vimento più basso e la parte esterna della copertura. Qualora il livello del suolo sia inferiore a quello del pavimento più basso, il volume lordo deve essere misurato partendo dal livello del
suo-lo. Per superficie lorda dell’unità immobiliare si intende la somma delle superfici delimitate dal pe-rimetro esterno di ciascuna unità il cui volume, fuori terra, abbia un’altezza media interna
netta non inferiore a metri 2,40.
Calcolo volume lordo
Di seguito, ti propongo il calcolo del volume del progetto in esame:
Vtot= Vp.t.+Vp.I=(l1xl2)h1+(l3xl2)h2= (20 m x 7 m)3,20 m+(13,80 m x 7 m)3,70 m= 805 m³
Calcolato il volume esistente, l’ampliamento realizzabile sarà pari al 20% del volume lordo:
volume ampliamento=20% (805 m³)= 161 m³
Calcolo volume Piano casa
Pianta piano terra | Progetto
Descrizione dell’intervento di ampliamento
Nel caso in esame, il progetto prevede di ampliare il fabbricato mediante un corpo giuntato ad esso, in modo da non alterare il comportamento della struttura esistente e ridurre le problemati-che
relative alla verifica dell’intero fabbricato.
Progetto Piano casa
Il nuovo corpo aggiunto si configura come un prolungamento della zona giorno del piano terra ed ospiterà un’ampia cucina abitabile, completa di due ambienti di servizio, uno destinato alla di-spensa e l’altro alla lavanderia. L’area precedentemente occupata dalla cucina, sarà adibita a studiolo, con postazione computer e angolo per la lettura.
Sezione longitudinale di progetto
Modificando il volume esistente e l’aspetto esteriore della villetta, sarà necessario richiedere, agli enti preposti, il permesso di costruire come titolo abilitativo prima dell’inizio dei lavori.